MULTI PROJECT ECE NEWS - 2018, 1-2
Anno 2018, n.1-2 Newsletter EUMAN, EUNews, AwarEU Gennaio - Febbraio 2018
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Contiene: I - Le nostre iniziative; II - Editoriale
Progetto EUMAN. Ha registrato oltre 1000 presenze l’evento conclusivo del progetto, che si è svolto con il patrocinio del Comune di Milano e il salute introduttivo dell’Assessore Lorenzo Lipparini il 20 febbraio 2018 presso il Teatro degli Arcimboldi a Milano (https://www.cesue.eu/euman-concorso-e-giornata-conclusiva.html). Tra i presenti che hanno preso attivamente parte al dibattito successivo alla rappresentazione dal vivo di “Europa : che Passione! Storia di un amore tormentato” (regia Daniela Martinelli) coordinato da Francesco Pigozzo e Roberto Castaldi, oltre ai 18 gruppi-scuola provenienti da scuole secondarie di secondo grado del territorio lombardo, Massimo Gaudina, capo della sede milanese della Rappresentanza della Commissione europea in Italia, Bruno Marasà, del direttore della sede milanese dell’Ufficio d’informazione del Parlamento europeo in Italia, Luisa Trumellini, Segretario nazionale del Movimento Federalista Europeo, Fabio Masini, Università di Roma Tre. Durante l’evento sono state premiate le vincitrici del concorso IT’S EUMAN! le cui opera sono ora pubblicate su https://www.cesue.eu/k2-progetto-euman.html.
Progetto AwarEU. Si è chiuso all’Odéon di Parigi, davanti a 600 spettatori, il tour delle Giornate di Consapevolezza Europea in cinque paesi. Entra ora nel vivo la produzione dei materiali didattici disponibili in cinque lingue tramite cui CesUE rafforza con una offerta formativa completa e sostenibile lo scopo delle Giornate di Consapevolezza Europea e la diffusione dello spettacolo “Europa: che Passione! Storia di un amore tormentato”. Tutti i partecipanti agli eventi, ma anche i semplici interessati di ogni età ad un approccio originale e competente a tutto ciò che è importante sapere sull’Unione Europea e il processo di integrazione europea, potranno infatti fruire tramite il portale www.awareu.eu di una piattaforma suddivisa in quattro corsi, indipendenti fra loro ma utilizzabili in modo incrociato: un corso di alfabetizzazione di base realizzato tramite video-animazioni, un corso di storia che utilizza le clip dello spettacolo, video animazioni che ne sviluppano il senso e lezioni di approfondimento a cura di esperti, un corso pensato per i giornalisti ma di interesse per tutti coloro che vogliono capire in che modo la dimensione europea influisce sullo sviluppo e la comprensione della nostra attualità, un corso per insegnanti di ogni ordine e grado che affronta il problema del superamento del nazionalismo metodologico nella scuola. Andate su www.awareu.eu per scoprire di più! A marzo è previsto il lancio del primo corso completo.
Progetto EUNews. La programmazione televisiva del programma di approfondimento sull’Europa, “EUNews - L’Europa oggi”, realizzato da CesUE in collaborazione con l’emittente Toscana TeleGranducato, è proseguita con successo con cadenza settimanale tutti i martedì sera a partire dalle 21.10 sul canale 14 e sul sito del CesUE nella pagina dedicata: https://www.cesue.eu/k2-progetto-eunews.html, al cui indirizzo potete guardare le prime nove puntate andate in onda. Nel corso delle puntate sono andate in onda le interviste ad alcuni personaggi di spicco del mondo della cultura, come Massimo Cacciari, Daniel Innerarity e Giuseppe Provenzano, ma anche le domande che sono pervenute dagli studenti di alcuni Licei di Lucca e Genova.
In parallelo, sono state realizzate le prime lezioni del progetto EUNews nei Licei e negli Istituti secondari di Lucca, Montecatini Terme, Grosseto, Firenze e Arezzo. Ed è già fissata la Giornata di Consapevolezza Europea conclusiva del progetto, che si terrà presso il Teatro Moderno di Grosseto il 13 aprile 2018: le iscrizioni sono aperte (l’evento è naturalmente gratuito ma con prenotazione obbligatoria scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Progetto EUPath. In Toscana CesUE sta collaborando anche nella realizzazione del progetto “EUPath - from Governance to Government” della Scuola Superiore Sant’Anna. Sono state già realizzate le prime lezioni nei Licei e negli Istituti secondari di Lucca, Pisa, Montecatini Terme, Grosseto, Arezzo e Prato, ed è in corso di pubblicazione il bando di concorso legato al progetto, che prevede la partecipazione gratuita per gli studenti vincitori ad una summer school dedicata alle questioni europee e globali del mondo contemporaneo.
Progetto EUAct. Con il contributo di CesUE, l’Università telematica eCampus sta realizzando il suo primo progetto Erasmus+ che offre alle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia una serie di iniziative davvero innovative: le Giornate di Consapevolezza Europea portate nei cinema grazie alla versione cinematografica di “Europa: che Passione!”, tre incontri di formazione per i docenti in modalità mista presenziale e a distanza secondo un programma validato dal MIUR e elaborato con il contributo degli esperti di CesUE, attività di eLearning per le classi. Prossimi eventi in calendario: Palermo 14-15 marzo presso il Cinema Lux, Catania 16 marzo presso il Cinema King, Roma 19 marzo presso il Cinema Farnese, Padova 21 marzo presso il Cinema Pio X. Seguiranno Bari, Napoli e Reggio Calabria.
La violenza sovranista mette a rischio la democrazia
Quando i fatti contraddicono il nostro modo di pensare consolidato abbiamo due possibilità: cambiare modo di pensare o negare i fatti, minimizzarli, derubricarli ad eccezione. Cambiare modo di pensare è faticoso, difficile. Ci costringe a trovare nuove spiegazioni, magari nuovi comportamenti. Mettere la testa sotto la sabbia invece è facile e immediato. Purtroppo è quanto molti stanno facendo di fronte ad una situazione che in Italia è davvero pericolosa. L'idea che la democrazia - conquistata con il sacrificio di molte persone - sia una conquista irreversibile sebbene storicamente infondata è molto rassicurante, e abbandonarla implica che ciascuno di noi è chiamato a comportamenti volti a difenderla. Quanto sta accadendo in Polonia e Ungheria dovrebbe ammonirci sulla facilità con cui la democrazia può esser messa sotto scacco.
Il XX secolo ci ha mostrato che il nazionalismo in ultima istanza porta alla violenza e alla negazione della democrazia. Per questo oggi i nazionalisti si presentano sotto altri nomi, come sovranisti, populisti, ecc. Ma il risultato non cambia. E il diffondersi della violenza nei social e nella realtà è lì a ricordarcelo.
Gli attacchi violenti sui social a personalità istituzionali come Laura Boldrini sono stati frequenti in questi anni, ma durante la campagna elettorale c'è stata un'escalation. Ormai vengono minacciate per le loro idee anche persone fuori dall'arena politica. Ieri su twitter un delirante auto-proclamato sovranista - con un account ovviamente anonimo e che si vanta di cambiarli spesso per poter continuare a minacciare le persone per bene - ha minacciato la giornalista Antonella Rampino, il direttore del Centro Studi sul Federalismo di Torino Flavio Brugnoli, e Più Europa per le loro posizioni europeiste, scrivendo "è a quelli come te che dovremmo sparare". Il riferimento a quanto accaduto a Macerata e l'identificazione con il terrorista Traini è palese. Sì, ho usato la parola terrorista, perché se un musulmano andasse in giro in una nostra città sparando sugli italiani lo considereremmo un terrorista; non saprei dunque come definire altrimenti Traini.
Ma mettiamo in fila alcuni eventi delle ultime settimane. Il candidato leghista alla presidenza della Regione parla di "difesa della razza bianca". Un fascista negli anni '30 non avrebbe usato espressione diversa. Nel XXI secolo ci si potrebbe attendere che il suo partito ritiri tale candidatura e lo cacci. Invece no: espressione infelice, ma evidentemente condivisa nel partito, e tutto come prima. Un candidato leghista alle amministrative del 2017 (non secoli fa), militante fidato, tanto da far parte del servizio d'ordine in uno dei comizi di Matteo Salvini, va in giro per Macerata sparando alle persone di colore. Per Salvini "è colpa di chi apre le porte ai migranti" e non si tratta di fascismo - il materiale fascista e nazista trovato in casa di Traini era dunque lì per caso. D'altronde anche in passato esponenti leghisti hanno proposto di usare la Marina per sparare contro i barconi di migranti. Nel suo governo Salvini vorrebbe ministri Borghi e Bagnai, i punti di riferimento dei sovranisti italiani e fautori dell'uscita dall'Euro e dall'UE - visto che giuridicamente si può uscire dall'UE, non dall'Euro.
Di fronte a tutto questo sarebbe lecito attendersi una critica e una presa di distanza dagli auto-proclamati "moderati", dagli esponenti italiani del Partito Popolare Europeo. Invece nulla: tranquilli, Salvini quando si siede al tavolo è ragionevole, indipendentemente da tutto quello che dice. O sono alleati con qualcuno che mente sapendo di mentire o è uno straordinario esempio di testa sotto la sabbia.
La realtà è che alle urne la scelta sarà tra l'Europa e il fascismo. Perché solo a livello europeo è possibile dare risposta ai maggiori problemi. Serve un governo federale per superare l'assurda situazione di un mercato unico, una moneta unica e 19 politiche economiche e fiscali; per gestire una politica estera, di sicurezza, delle migrazioni con l'obiettivo dello sviluppo e della stabilizzazione dell'Africa e del Medio Oriente, della gestione dei flussi migratori e di una vera integrazione. Senza mettere l'UE in condizione di dare risposte reali ai problemi - impossibili con un bilancio dello 0,9% del PIL - si affermeranno le risposte identitarie/psicologiche del ritorno alle sovranità nazionali. Che non esistono più e non possono esistere nel mondo globale del XXI secolo. I portatori di queste soluzioni illusorie una volta al potere per rimanervi non possono che cercare capri espiatori, sopprimere la libertà di stampa e di associazione, soggiogare la magistratura - come sta avvenendo in Ungheria e Polonia. E non a caso per Salvini l'Ungheria è il modello, lo Stato meglio governato d'Europa ...
Molti in passato si sono illusi di addomesticare fascisti e nazisti e di usarli per i propri scopi. Sappiamo com'è andata a finire. Attenzione a chi si balocca con la stessa idea pur di tornare al potere: a giocare con il fuoco ci si brucia.
@RobertoCastaldi
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